Bonus prima casa: come funziona il Mutuo garantito dallo Stato

Comprare un appartamento con una speciale garanzia dello Stato, che copre l’80% del valore dell’immobile: è questo in sintesi il bonus prima casa, la garanzia che il Governo guidato da Mario Draghi ha pensato per le giovani coppie, che abbiano meno di 36 anni. Questo particolare bonus è stato inserito all’interno del Decreto Sostegni Bis ed è stato ideato per incentivare i giovani a mettere su famiglia.

La misura è stata pensata per tutti i giovani che abbiano meno di 36 anni ed un Isee inferiore a 40.000 euro. Se sussistono queste due condizioni – ed altre che andremo ad illustrare in seguito – sarà possibile accedere al Fondo Garanzia sui mutui per la prima casa. Questo permetterà di ottenere un prestito da una qualsiasi banca italiana, che sarà garantito fino all’80% del prezzo dallo Stato.

Bonus mutuo prima casa: i requisiti!

Per poter accedere a questo bonus prima casa è necessario essere in possesso di alcuni requisiti:

  • alla data del rogito, avere meno di 36 anni;
  • acquistare la prima casa;
  • essere in possesso di un Isee inferiore ai 40.000 euro;
  • non è necessario essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

E’ importante essere in possesso dei requisiti che abbiamo appena menzionato. Per poter accedere al beneficio, è necessario quindi:

  • non essere in possesso di altri immobili. In caso contrario sarà necessario cederli;
  • nel caso in cui si sia in possesso di quote di immobili collocati nello stesso comune in cui è posto quello che si sta acquistando, si dovrà cederlo entro un anno. E’ inoltre necessario spostare la residenza nello stesso comune nel quale si sta acquistando l’immobile entro 18 mesi dal rogito;
  • l’abitazione che si sta acquistando non deve essere di lusso.

Bonus prima casa: come funziona!

Il bonus prima casa prevede anche altri due aiuti: alcune agevolazioni sulle imposte da versare sul mutuo e uno sconto vero e proprio sulle tasse che si dovrebbero versare sull’atto di compravendita.

Il bonus prevede anche l’azzeramento delle imposte di di registro, ipotecaria e catastale. Alla fine rimarrebbero da pagare unicamente 320 euro costituiti dall’imposta di bollo, da tasse ipotecarie e da tributi speciali catastali.

Pierpaolo Molinengo

Giornalista, classe 1971.

Ho una laurea in materie letterarie, conseguita presso l’Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo quotidianamente su varie testate online di attualità, mercati emergenti, commodities, immobiliare e finanza.