
11 Ott Arriva la riforma del catasto. Ma l’Imu non aumenta!
Non arriverà l’Imu sulla prima casa. I contribuenti possono stare tranquilli: la tassazione non scatterà nemmeno per le famiglie più ricche o per quanti abbiano un reddito oltre una determinata soglia. A tranquillizzare gli animi dei contribuenti ci ha pensato direttamente Mario Draghi, che ha chiarito che benché ci sia una riforma fiscale all’orizzonte, questa non prevede l’introduzione dell’Imu anche sull’abitazione principale.
A destare non poche preoccupazioni erano le news circolate sulla riforma fiscale, che si porta dietro anche una revisione del catasto. L’operazione non servirà a fare cassa: la revisione è semplicemente questione di trasparenza – ha spiegato Draghi – al momento non è chiaro come molti anni fa siano state individuate le rendite ed i coefficienti di rivalutazione.
Imu e catasto: una riforma senza penalizzazioni
Il progetto di riforma del catasto dovrebbe arrivare in due step differenti. In un primo momento dovrebbe essere effettuata una ricognizione di tipo informativo-statistico, che sarà utile a preparare il terreno della riforma vera e propria. Quello di cui comunque i contribuenti non si dovranno preoccupare sono i costi: la revisione delle rendite non produrrà, in nessun modo, un aumento dell’Imu o della pressione fiscale su quanti siano proprietari di un immobile. Ma soprattutto non arriverà a toccare la prima casa, che continuerà a beneficiare delle agevolazioni che sono in vigore tutt’oggi.
Stando a quanto riferisce Il Corriere della Sera, la revisione del catasto dovrebbe portare ad una rideterminazione del valore degli immobili ai fini fiscali: questo verrà determinato grazie ad una una suddivisione in aree dei vari comuni. La superficie degli immobili residenziali verrà espressa in metri quadrati e non più in vani. Ma soprattutto arriverà una suddivisione degli immobili in speciali ed ordinari. Benché ai fini fiscali gli immobili dovrebbero aumentare di valore, Mario Draghi ha spiegato che molto probabilmente verranno rimodulate al ribasso le aliquote sulle quali conteggiare l’Imu, in modo che i contribuenti non vadano a spendere di più.
Capitolo molto importante, per la revisione del catasto, è quello relativo agli immobili fantasma: quelli che esistono a tutti gli effetti, ma che sono ancora sconosciuti al Fisco, perché non accatastati. Stimo parlando della bellezza di 1,2 milioni di immobili. Sono proprio questi che il Governo ha intenzione di andare a colpire e sui quali fare case. E che si giustifica tutta l’operazione di revisione del catasto.

Pierpaolo Molinengo
Giornalista, classe 1971.
Ho una laurea in materie letterarie, conseguita presso l’Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo quotidianamente su varie testate online di attualità, mercati emergenti, commodities, immobiliare e finanza.